Il pensiero laterale come soluzione aziendale

Che l’arte possa avere un ruolo importante in azienda, è un argomento dibattuto ma che ormai possiamo considerare assodato. Proprio per questo, quando collaboriamo con una delle nostre aziende clienti, siamo promotrici di incontri che ispirino e che aprano la mente verso queste tematiche: critici d’arte, artisti, personalità di spicco e con storie da raccontare generano da sempre motivazione e ispirazione in chi le ascolta. E se questo accade durante gli spettacoli e gli eventi culturali, perché non potrebbe accadere anche in azienda?

Gli obiettivi del pensiero laterale

Generalmente, le aziende che ci contattano, hanno l’obiettivo di accrescere una cultura pronta ad accogliere e a vivere la contemporaneità e la complessità del nostro tempo. Per poterla affrontare, però, non basta più solo il pensiero verticale - logico e consequenziale. Infatti, questo tipo di pensiero a volte ci rende “ingabbiati” e limitati nel nostro modo di vedere, interpretare e di conseguenza interagire con la realtà che ci circonda. Dobbiamo però considerare che è il tipo di pensiero che ha dominato, e in alcuni casi continua a dominare, la cultura di impresa fino ad oggi.

Edward de Bono (psicologo maltese, massimo esponente della ricerca del pensiero creativo) afferma che sia possibile imparare a pensare in modo diverso, grazie alla capacità umana del cosiddetto pensiero laterale. Un pensiero di natura intuitiva, che scardina le convinzioni e le logiche ormai date per scontate, e che spesso rendono incompatibili le soluzioni tradizionali e i problemi contemporanei.

Un percorso verso la sostenibilità

La forte ideologia che si staglia all’orizzonte è la sostenibilità, intesa come sviluppo che soddisfi bisogni presenti senza compromettere la possibilità per le future generazioni di soddisfare i bisogni futuri.

L’idea di sostenibilità è una nuova etica che introduce due elementi di discontinuità rispetto al passato:

  1. Logica di lungo periodo, cioè un concetto opposto a quello di speculazione che ancora oggi domina la contemporaneità.

  2. L’ampiezza degli obiettivi da tenere in considerazione, che non sono più solo economici, ma anche ambientali e sociali.

Il concetto di “pensiero laterale” ideato da De Bono, quindi, si configura come una modalità di risoluzione di problemi tale da osservare il problema da angolazioni inedite e apparentemente alternative e stravaganti, trovando così nuovi modi per risolverli. Se la realtà diventa sempre più complessa e articolata, è normale che le logiche tradizionali non possano più essere la chiave per comprenderla, interpretarla e affrontarla.

Da dove partire per sviluppare il pensiero laterale?

Il nostro progetto Education & Training ha proprio, tra gli obiettivi, lo sviluppo di nuovi modi di pensare, di organizzare, di trovare soluzioni. Incrementare il benessere aziendale è uno degli approcci migliori per ottenere, poi, un miglioramento di tutti gli aspetti correlati, incluso quello economico finanziario. Per approfondire gli aspetti del nostro servizio: https://lybraconsulting.com/education-training.

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Arte e impresa: un connubio possibile, verso l’innovazione