Arte e impresa: un connubio possibile, verso l’innovazione
Arte e impresa sembrano concetti così diversi che, sulle prime, per formazione e tradizione, non sembra automatico collegare. Ma varie esperienze, nazionali e internazionali, tendono a confermare che l’arte riesca a influenzare positivamente il business. Però, se ci fermiamo a riflettere, non dovremmo stupirci più di tanto.
Quante volte ci è capitato, visitando una mostra, ascoltando musica o guardando uno spettacolo teatrale, di sentirci ispirati, di provare una tensione al miglioramento, di voler aprire la mente? E perché non dovrebbe essere possibile replicare questa sensazione, per sviluppare nuovi progetti aziendali?
Razionalità e ispirazione, due strumenti complementari
Se la razionalità è lo strumento che dovrebbe regolare le decisioni aziendali e i rapporti interpersonali, anche l’ispirazione gioca un ruolo importante per quanto riguarda il progresso dell’azienda nel corso del tempo. Modelli ingessati e sempre uguali a sé stessi, infatti, produrranno per forza di cose sempre gli stessi risultati. Ma in un mondo come quello attuale, complesso e in continua evoluzione, soprattutto dal punto di vista della tecnologia e dei rapporti umani, pensare sempre allo stesso modo vuol dire negare la realtà dei fatti. Per cui, l’arte può trasformarsi in uno strumento utile per andare fuori dagli schemi, allargare la propria visuale delle cose, creare soluzioni alternative a problemi che sembrano insormontabili. In una parola, innovare. Se calcoli, strategie e ottimizzazione restano pertinenza del management aziendale, ispirazione e visione allargata possono arricchire la visione verso il progresso.
I vantaggi dell’arte in azienda
Sia a livello comunicativo che motivazionale, l’arte è un ottimo mezzo per affrontare meglio i problemi lavorativi, trovare soluzioni nuove, lasciarsi ispirare. Può essere un ottimo spunto per il marketing, che da sempre attinge da lì le sue chiavi comunicative. E inoltre, l’arte contemporanea, può rivelare più di trend e statistiche quali saranno le tendenze del futuro, perché risponde agli istinti e ai pensieri ancora inespressi. D’altra parte, come accadeva nel passato, erano gli stessi imprenditori illuminati a finanziare gli artisti più quotati, diventando mecenati d’arte o comunque, portatori di cultura e guide per i propri dipendenti.
I risultati della contaminazione tra arte e impresa
Uno studio del 2017 condotto dall’ Università Cattolica del Sacro Cuore, ad esempio, ha evidenziato come in 160 aziende che ospitassero collezioni d’arte, le performance economico-finanziari fossero mediamente migliori nel tempo. Un connubio, quindi, che vale la pena sperimentare. In ogni caso, sempre più grandi aziende, istituti bancari, enti internazionali, stanno inserendo l’arte come valore aggiunto, ottenendo ottimi risultati.
“Abbiamo portato in tutti i paesi della comunità le nostre armi segrete: i libri, i corsi culturali, l’assistenza tecnica…. In fabbrica si tengono continuamente concerti, mostre, dibattiti. La biblioteca ha decine di migliaia di volumi e riviste di tutto il mondo. Alla Olivetti lavorano intellettuali, scrittori, artisti, alcuni con ruoli di vertice. La cultura qui ha molto valore.” Adriano Olivetti
Se hai in mente un progetto legato all’arte per la tua azienda, o se semplicemente pensi che l’arte possa accrescere motivazione e ispirazione, contattaci: potremo strutturare insieme una partnership in questo senso.