Work life balance: di cosa si tratta?
Questo termine, molto usato all’estero, in Italia fatica ancora a trovare una vera e propria diffusione. Significa trovare un equilibrio tra il lavoro e la vita privata che permetta di migliorare sì la produttività ma principalmente il benessere sul luogo di lavoro. Sempre più spesso, infatti, si parla anche in Italia di c. Di conseguenza, soprattutto negli ultimi mesi, si assiste al fenomeno delle grandi dimissioni, soprattutto da parte dei più giovani, anche con contratti a tempo indeterminato.
Qual è la situazione nel mondo?
Nel mondo esistono, da qualche anno, le B Corp. Si tratta di una rete di aziende unite per creare, oltre ai fatturati individuali, anche un impatto positivo per le persone e per l’ambiente. L’iniziativa è promossa dall’ente non profit omonimo, che punta al miglioramento della società secondo parametri di inclusione, rispetto delle diversità e salvaguardia ambientale. In più, il bilancio aziendale deve essere trasparente e alla portata di tutti. Perché la sostenibilità non deve essere solo una questione d’immagine, ma deve declinarsi in azioni quotidiane a livello aziendale.
I posti migliori in cui lavorare
Secondo Great Place To Work, che stila ogni anno la classifica dei migliori posti di lavoro, al vertice c'è DHL Express. Le motivazioni di questa scelta partono proprio dall'opinione dei dipendenti: il 94% dei dipendenti lo considera un ottimo posto in cui lavorare. L’81% sente di ricevere il giusto compenso, se rapportato ai profitti realizzati dall’azienda; l’87% ritiene di essere adeguatamente coinvolto nelle decisioni che riguardano il proprio lavoro. Tra gli altri parametri valutati, oltre al benessere generale dei lavoratori, certezza e sicurezza del posto di lavoro, benefit, meritocrazia. Possibilità, in generale, di un bilanciamento adeguato tra lavoro e vita privata.
Work life balance in Italia
Dal 2016 esiste in Italia la forma giuridica, prima al mondo, delle Società Benefit, che registrano una crescita costante (fonte: Il Sole 24 ore).
In parallelo, esistono iniziative singole ed esperimenti sociali per sostenere un adeguato bilanciamento tra vita privata e lavoro. Ad esempio, Velvet Media ha deciso di eliminare l’orario fisso e dare ai propri dipendenti l’autonomia di lavorare dove, come e quando vogliono.
Si parla sempre più spesso di riduzione dell’orario di lavoro e di settimana lavorativa di quattro giorni. Infatti, una maggiore flessibilità nella gestione dei tempi di lavoro permette alle persone di bilanciare energia produttiva e vita privata. Dando così il meglio di sé, in ogni settore.
Persone, non risorse umane
Il nostro impegno parte già dal nome che abbiamo scelto: Lybra, bilancia. Consideriamo le persone nella loro completezza, non solo come risorse umane e aiutiamo le aziende a farle crescere come tali. Sviluppiamo nuovi metodi per incentivare il benessere aziendale e la collaborazione tra le parti. Siamo convinte che il work life balance sia la chiave per non essere vittime del proprio lavoro, rendendolo anzi un percorso sfidante ed entusiasmante. Per questo, ci poniamo come partner di aziende che considerino davvero le persone e la loro unicità, perché solo così si potrà approcciare all’organizzazione del lavoro e alla creazione di valore in modo equilibrato e, quindi, sostenibile.